12 Partigiani per le 12 porte di Bologna
monumentali Dodici gigantografie, di sei donne e sei uomini protagonisti della resistenza italiana, tratti dal progetto pittorico CIÒ CHE RESISTE dell’artista Antonella Cinelli, verranno esposte sulle dodici porte della città . Ad ognuno verrá associato uno dei i primi dodici articoli della costituzione Italiana.
L’ANPI e il Comune di Bologna hanno fortemente voluto questo evento come gesto divicinanza alla cittadinanza in un periodo in cui non sarà possibile festeggiare il giorno della liberazione con manifestazioni di piazza .
CIÓ CHE RESISTE è un progetto nato circa 4 anni fa dedicato ai protagonisti dellaresistenza italiana ancora in vita . Le opere pittoriche, giá esposte in sala Borsa e poi a palazzo ducale di Genova, sono state realizzate grazie alla collaborazione e al sostegno dell’ANPI provinciale di Bologna .
È un lavoro che ancora cresce alimentandosi di incontri e testimonianze preziose .Per l’occasione le Edizioni Pendragon hanno curato l’edizione del libro dedicato all’evento.
Così ne parla l’autrice Antonella Cinelli nel testo del libro:
APPUNTI PER MITOGRAFIE FUTURE
“Ciò che resiste nasce da un’esigenza , o meglio dall’urgenza di comprendere e conoscerepiù a fondo un periodo storico e di farlo in fretta approfittando delle testimonianze dirette di chi lo ha vissuto in prima persona . È nato così, nel 2016 un progetto artistico che ancora cresce e si alimenta di incontri, memorie, confidenze e preziosi ricordi.
Un piccolo, grande viaggio intrapreso assieme all’ANPI provinciale di Bologna che mi haguidato attraverso una realtà affascinate. Così sono entrata in case cariche di ricordi , ho ascoltato storie, stretto mani e fatto conoscenze uniche .
Da ogni incontro sono tornata carica di appunti, schizzi , istantanee. Un bottino prezioso chepoi si è trasformato in 12 volti. Il ritratto Pittorico è stato lo strumento per dare forma aquesta esperienza, scelto perché mi ha obbligato a camminare in punta di piedi, a prendere per mano il soggetto cercando di comprenderlo .
Una pratica anti-selfie che mi ha vincolata al tempo lungo della sedimentazione delle sensazioni dal momento che contempla ancora la relazione. Perché è solo così che la pittura può restituire una sintesi tra aspetto fisico e psicologico del soggetto .
L'istinto di ognuno è quello di specchiarsi nel volto dell'altro, di ritrovare qualcosa di se in chi si osserva e in tal senso la mia idea è stata quella di coinvolgere lo spettatore affinché fosse portato a riflettere che in quei volti potrebbe esserci il propio o quello dei suoi cari.
Ma questo progetto mi ha dato molto di più di ciò che ho creduto io di restituire e oggi cresce in dimensione e abbraccia tutta la città attraverso le sue porte monumentali grazie alla volontà inesauribile dell’ANPI e all'entusiasmo del comune di Bologna .
“Ció che resiste” è un omaggio a chi , pur avendo attraversato l'orrore e la durezza della guerra partigiana, è riuscito a sopravvivere e a tornare da noi per testimoniare , ma è anche una dichiarazione di affermazione della vita , della fiducia e della speranza in ciò che di più positivo resiste nell'animo umano”
Antonella Cinelli
Pubblicato il 25-04-2021